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Gli NFT crypto sono l’argomento del momento, ma sai davvero cosa sono e a cosa servono, e perché gli NFT faranno parte del nostro quotidiano in un futuro non troppo lontano. Scopri assieme a noi il fantastico mondo dei token non fungibili.
Cosa significa NFT?
NFT è l’acronimo di non-fungible token tradotto in italiano come token non fungibili. Come abbiamo visto nell’articolo su che cosa sono i token crypto, ne esistono di diversi tipi che possono essere catalogabili come fungibili o non fungibili.
La differenza tra gli NFT e i token fungibili sta nel cosa vanno a rappresentare. Gli NFT rappresentano un oggetto unico e non replicabile che può esistere nel mondo reale o virtuale. Mentre i token fungibili non sono unici ma bensì replicabili e rappresentano l’equivalente di un gettone per l’utilizzo di un servizio oppure una moneta di scambio con un controvalore reale nel caso delle cryptovalute.
Come avviene lo scambio di un NFT
Gli NFT possono essere scambiati tra due persone attraverso una transazione su blockchain regolata da uno smart contract, così come avviene per qualsiasi altro tipo di token. Ogni volta che l’NFT viene scambiato, si avvia una transazione con definite tutte le proprietà insite nell’NFT compreso il valore e il proprietario.
Tra i dati che vengono definiti e segnati nella transazione vi sono dati come:
- qual’è l’attuale proprietario del NFT;
- quanto è stato speso dal proprietario per avere quell’NFT;
- quali sono state le precedenti transazioni con i passati proprietari;
- ecc…
Un NFT può contenere una serie di informazioni relative all’oggetto che va a rappresentare in modo unico e sia altre informazioni derivate dal modello standard a cui fa riferimento, come ERC-721 o il ERC-1115.
Nonostante l’argomento sia nuovo e ancora poco utilizzato, gli scambi degli NFT sono sicuri e possono avvenire in modo diretto P2P o tramite l’utilizzo di un exchange dedicato allo scambio di NFT, il più famoso è OpenSea.
Gli scambi P2P sono in genere meno meno sicuri perché non essendoci un entità centrale che verifica lo scambio tra le due parti come un exchange, può capitare che l’accordo verbale tra le parti non venga mantenuto negli scambi P2P. Per questo motivo in genere questo tipo di scambi è consigliabile che venga fatto quando le parti si conoscono.
La sicurezza della transazione invece è certa così come tutto ciò che gira su blockchain poichè non è incline a falsificazione per il tipo di architettura.
Nessun altro può inserirsi in questo meccanismo e modificare la transazione a proprio piacimento: la rete se ne accorgerebbe e lo identificherebbe come falso. Per cui, quando avviene uno scambio di NFT tra due persone, questa transazione sarà sicuramente vera.
Come avviene la creazione di un NFT
Gli NFT, come tutti i token, vengono sviluppati grazie ad uno smart contract che ne determina la creazione dell’NFT e il modo in cui può essere scambiato tra un proprietario ed un altro.
A differenza dei token fungibili con smart contract che si basano sullo standard ERC-20, gli NFT si basano sullo standard ERC-721. Nei casi misti, ovvero casi in cui sullo stesso smart contract si definiscono sia token fungibili che non fungibili, ci si basa sullo standard ERC-1115.
Gli smart contract essendo programmi informatici vengono scritti tramite un linguaggio di programmazione che è Solidity. Nello smart contract di un NFT vengono definite le proprietà dell’NFT, quali:
- Nome del token NFT;
- Simbolo del token, di solito un acronimo identificativo di poche lettere;
- L’immagine da associare al token;
- La quantità dell’NFT, di solito uno se rappresenta un unico oggetto;
- Le funzionalità del token su come può essere trasferito;
- Chi è il proprietario;
- Quali sono le entità che sono approvate per effettuare la transazione dell’NFT;
- Metadati del token NFT;
- L’abilitazione al trasferimento del token.
Queste proprietà sono soltanto alcune di quelle presenti nello standard ERC-721.
Cosa significa essere proprietario di un NFT?
Acquistando un NFT si acquistano dei diritti verso un bene reale o virtuale al quale ci si riferisce, ma questo non significa che si acquisisca la piena proprietà del bene acquistato. Il tipo di diritti che si acquisiscono sono simili a quelli di una licenza d’uso per un bene digitale oppure il diritto di usufrutto di un bene fisico.
Un NFT ha validità giuridica in Italia?
Attualmente, nel 2021, un NFT non ha valore legale poiché per esserlo dovrebbe essere passato attraverso un atto notarile che ha valenza legale oppure attraverso una scrittura privata autenticata.
Attualmente il valore legale di un NFT è al vaglio della comunità europea e anche dello stesso stato italiano, ma non vi è ancora una normativa vigente.
Si attende una regolamentazione da parte della Commissione dell’Unione Europea entro il 2024, ma al momento sul tavolo vi sono soltanto proposte di regolamentazione degli NFT ancora in attesa di approvazione. Un esempio è la Direttiva (UE) n.2019/1937 che definisce gli NFT come strumento di «finanza digitale».
In Italia, un NFT ha validità giuridica solo esclusivamente se associato ad una scrittura privata autenticata dove si identificano le parti e l’oggetto della transazione, così come abbiamo spiegato per gli smart contract.
Secondo la legge n.12 del 11 febbraio 2019 gli smart contract soddisfano il requisito della forma scritta previa identificazione informatica delle parti interessate.
Critiche su NFT
La critica principale che molti portano contro l’uso di NFT è che non c’è un entità centrale arbitraria che garantisca lo scambio tra le parti ed essendo la blockchain decentralizzata senza un ente che si occupi di mantenere la sua infrastruttura è labile alla possibilità di decadimento.
Nel caso di NFT a cui si voglia dare un valore legale per beni di un certo valore, come accade nello scambio degli immobili, se non è presente una figura come il notaio che attesti la vendita, il valore nell’NFT diventa “nullo” poiché non offre le stesse garanzie.
L’unico modo dunque per utilizzare gli NFT in modo che abbiano una valenza legale è quello di associarli ad una forma scritta tradizionale, in modo da avere il doppio documento, digitale e cartaceo, di ciò che viene scambiato tramite l’utilizzo della blockchain.
Perché usare un NFT se non ha validità giuridica?
Anche se al momento gli NFT non hanno validità giuridica se non associati ad un documento tradizionale sappiamo che i vari Stati stanno lavorando per creare una normativa, per cui si tratta solo di tempo.
Utilizzare fin da ora gli NFT per digitalizzare parte dei processi di business (dalle opere digitali, ai brevetti, agli immobili, etc…) potrebbe portare un notevole vantaggio in termini di precocità di investimento su questa nuova tecnologia. Ovvero posizionarsi sulla prima parte della curva di Rogers.
Come sappiamo dai concetti di business chi si posiziona sulla prima parte di questa curva tende ad avere maggiori vantaggi in termini economici nell’utilizzo di una tecnologia (o modello di business).
Nonostante gli NFT siano nuovi, c’è chi investe in questo tipo di beni fin dal 2017, con una capitalizzazione del mercato che è aumentata vertiginosamente.
Scenario attuale per gli NFT
L’utilizzo degli NFT nel prossimo futuro si dipinge molto roseo, tant’è che nel corso nel 2021 gli NFT sono giunti alla ribalta grazie a delle importanti e storiche vendite milionarie di opere digitali avvenute nel corso di quest’anno.
Al momento l’uso più comune degli NFT è quello relativo a opere digitali come immagini e foto oppure a proprietà digitali relative a giochi online, un esempio sono appezzamenti di terreno in equivalenti Farmville o l’equivalente pet del Tamagotchi.
Gli NFT relativi ad opere digitali collezionabili vengono scambiati per lo più tramite l’utilizzo di exchange dedicati a NFT, chiamati anche marketplace NFT come OpenSea o CryptoArt.
Questo tipo di marketplace viene usato da chi vuole acquistare un NFT e vuole vedere una lista di opere in formato catalogo come sui marketplace tradizionali.
Il 2021 è stato l’anno in cui è esploso l’interesse verso gli NFT e possiamo notare un incremento esagerato dell’acquisto di NFT dal momento in cui hanno preso le luci della ribalta, toccando picchi di vendite mensili equivalenti a 150 milioni di dollari nei mesi di Marzo e Giugno 2021.
Possiamo dunque notare come, nonostante il “non valore giuridico” di un NFT, questi vengano comunque scambiati e ciò comporterà un conseguente aumento dell’interesse da parte di tutti, anche dalle parti politiche che si occuperanno di creare le leggi in merito.
Scenari futuri per gli NFT
Possibili scenari futuri potranno essere relativi allo scambio di altre tipologie di beni e servizi oltre alle opere digitali, alcuni esempi saranno:
- l’acquisto di un biglietto per un evento business come fiere, convegni e summit;
- l’acquisto di un biglietto per un concerto o un evento sportivo;
- l’acquisto dei diritti di un copyright, o di una parte di essi in modo che ogni persona che ne acquista una parte contribuisca al finanziamento dell’autore e partecipa con lui ai successivi proventi;
- l’acquisto di servizi dedicati come una consulenza;
- l’acquisto di beni immobili;
- l’acquisto di beni di un certo valore come: auto, moto, barche, aerei e gioielli;
- l’acquisto di beni di comune utilizzo con un seriale;
Gli NFT potranno essere utilizzati non solo per oggetti da collezione ma anche per confermare abilità e conoscenze acquisite come corsi o esperienze lavorative effettuate.
Gli utilizzi sono molteplici poiché un NFT a differenza di un semplice foglio cartaceo permette di avere la sicurezza di quel che rappresenta. L’esempio più semplice di una cosa che purtroppo è contestabile e difficilmente verificabile è il curriculum vitae, nel quale potenzialmente possono essere scritte molte esperienze e conoscenze senza che siano effettivamente certificabili a meno di un esaminazione approfondita da parte del reclutatore.