Un interfaccia uomo-macchina, detta anche HMI (Human-Machine Interface), è un pannello visivo che traduce le informazioni di un macchinario in linguaggio comprensibile. In modo da permettere ad un operatore di interfacciarsi ed operare con il macchinario in pochi e semplici passi.
Un interfaccia uomo-macchina è formata da una parte hardware che si interconnette al macchinario ed una software che espone un interfaccia grafica.
La parte hardware comunica fisicamente con il macchinario e può essere composta da un pannello visivo, come uno display touchscreen, dal quale poter visualizzare l’interfaccia software che si occupa di fornire la cosiddetta HMI ed inviare i comandi al macchinario.
Un interfaccia uomo-macchina può risiedere accanto al macchinario, come ad esempio in un computer o tablet a bordo macchina oppure può essere accessibile da remoto tramite accesso via Web. Nel secondo caso si parla di Web HMI, poiché si può telecomandare da remoto il macchinario da qualsiasi postazione anche fuori dalla fabbrica con un accesso ad Internet tramite una VPN.
Alcuni esempi di HMI che troviamo quotidianamente sono schermi touchscreen, tastiere, mouse e touchpad.
In ambito industriale le interfacce uomo-macchina possono prendere diverse forme con dispositivi adattati ai differenti tipi di lavoro e usura, con ad esempio tastiere che presentano tasti più grandi rispetto ad una normale tastiera per facilitare la pressione dei tasti con i guanti. Oppure schermi touchscreen resistivi invece dei capacitivi attualmente in commercio per smartphone e tablet.
Gli esempi di HMI lato software possono essere software embedded, app mobile, app IoT, applicazioni web o software che risiedono in computer a bordo macchina. Tutti questi software si occupano di fornire un supporto visivo ed intelligente all’interfacciamento con il macchinario.
Le interfacce uomo-macchina sono necessarie per relazionarsi con un macchinario in modo user-friendly tramite un interfaccia grafica lato software e sistemi fisici semplificati di tipo hardware.
In ambito industriale servono agli operatori per controllare e automatizzare i macchinari e le loro linee di produzione.
Le interfacce uomo-macchina più semplici offrono una GUI (Graphic User Interface) ai dati provenienti da un PLC collegato al macchinario e permettono poi di trasmettere al PLC i comandi dell’utente.
Spesso vengono integrate nei sistemi SCADA (Supervisory Control and Data Acquisition) che permettono il controllo generale di un impianto con il compito di gestire tutte le operazioni complesse.
L’HMI permette all’operatore di un impianto di controllare i diversi parametri del macchinario come la temperatura della macchina, i numeri di produzione, lo stato della macchina e i dati relativi al materiale.
L’interfaccia con il macchinario può essere quella tradizionale con pannello visivo accanto al macchinario o accessibile da remoto tramite una web HMI. Entrambe le tipologie possono coesistere nello stesso sistema in modo da offrire in modo complementare i vantaggi delle due modalità.
La differenza sostanziale sta nel tipo di accesso al macchinario, che in quella tradizionale avviene da pannello connesso fisicamente al macchinario e alla quale si può accedere solo in loco. Mentre nelle web HMI si accede da remoto da qualsiasi dispositivo, potendo agire all’istante anche se distanti dalla fabbrica.
Ci sono diversi vantaggi nell’utilizzare una web HMI rispetto ad una tradizionale, eccone alcuni:
Questi sono solo alcuni dei vantaggi che ne derivano dall’uso di una web HMI.
Grazie ad una web HMI si può utilizzare una potenza di calcolo scalabile come il Cloud Computing e mantenere allo stesso tempo la totale riservatezza dei dati dell’impianto.