Il Lead Time di Produzione è uno degli indicatori molto importanti da monitorare in azienda per capire il livello di produttività. Si tratta di un indicatore focale che permette di capire come i macchinari o un sistema funzionino e se sia necessario ottimizzarlo.
Di solito tutte le aziende che intendono produrre qualcosa tengono traccia in qualche modo del loro Lead Time di Produzione, dal foglio di carta al popolare excel fino ad arrivare a gestionali più evoluti. Questo perchè è molto importare cercare di capire come migliorare il lead time.
Il lead time significa letteralmente il tempo di consegna e si riferisce al tempo complessivo di attesa per lo svolgimento di un lavoro e non alle ore effettivamente lavorate. Si tratta di tutto il tempo che si attende affinchè il lavoro venga consegnato ovvero tutti i tempi morti e di attesa tra un attività e l’altra del ciclo dell’ordine.
Le attività lavorate invece, vengono misurate con il tempo ciclo che misura il tempo effettivo di esecuzione di un lavoro.
Il lead time si calcola in modo grezzo facendo una sottrazione:
Inoltre non è mai inferiore al tempo di produzione di un bene.
Il lead time si può scomporre in diverse tipologie secondo il tipo di attività da svolgere.
Il lead time può essere scomposto nei vari tipi di attesa dovuta ad attività differenti, tra cui:
Esistono anche altri tempi di attesa che possono essere incorporati nel concetto di lead time e sono:
Se ne deduce che i lead time sono tempi improduttivi e l’obiettivo di un’azienda sarà quello di ridurre questi tempi morti.
Il time to order si popola in base a diverse sotto attività che il cliente finale non vede ma che sono necessarie al completamento dell’ordine. Alcune attività del time to order possono essere incorporate in alcune fasi del lead time. Ne sono un esempio alcuni passaggi relativi alla logistica.
I lead time che un azienda può ridurre in modo diretto sono il lead time di produzione e le prime fasi dei tempi di logistica. Ovvero quelle fasi in cui viene ricevuto un ordine e si avviano le attività per organizzare la spedizione tramite fornitori esterni. Ne sono un esempio:
I tempi di logistica e di approvvigionamento dipendono da fattori estrinseci all’azienda e possono essere migliorati solamente cambiando fornitore.
Per questo motivo le aziende monitorano costantemente il lead time di produzione in modo da trovare il modo per ridurlo.
Per capire come viene speso il tempo di produzione bisogna scomporre il lead time di produzione nei vari fattori di attesa, ad esempio:
Digitalizzando. Si può partire dal semplice foglio excel sino ai gestionali più complessi. L’ideale è sicuramente un MES che intercomunica in modo automatico con i macchinari per raccogliere i dati di produzione.
Esistono sul mercato software che permettono queste operazioni con funzionalità più o meno standard. C’è da dire che ogni macchinario ed ogni lavorazione sono differenti e spesso servono soluzioni custom per risolvere in modo granulare le problematiche.
Una volta interconnessi i macchinari a un software per il monitoraggio della produzione sarà possibile verificare i dati in tempo reale. In questo modo si potrà capire capillarmente quali sono i punti deboli e i passaggi critici sui quali sarà possibile intervenire.
Per migliorare il lead time di produzione si dovrà fare attenzione ad alcuni passaggi che possono essere automatizzati o sistemati.
Per ridurre il lead time è necessario ottimizzare i processi produttivi interni in modo da rendere i macchinari e le risorse sempre attive.
Una miglior organizzazione di risorse e processi spesso causa un aumento della complessità della pianificazione e per questo motivo le aziende necessitano di strumenti più complessi. Come ad esempio software 4.0 che sono in grado di supportarli ad accelerare i processi di pianificazione e schedulazione, migliorando i processi produttivi.