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Settembre 17, 2021Industria 4.0: cos’è e come funziona
Settembre 27, 2021Cos'è la certificazione 4.0
La certificazione 4.0 è la dichiarazione che attesta la conformità dei beni acquistati secondo i requisiti di industria 4.0 e presenti negli allegati A e B del piano nazionale Transizione 4.0.
A cosa serve la certificazione 4.0?
La certificazione 4.0 serve per richiedere gli incentivi 4.0 così com’è scritto nell’art. 1 comma 11 della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 nella Lgs. n 232 11 dicembre 2016:
Per la fruizione dei benefici di cui ai commi 9 e 10, l’impresa e’ tenuta a produrre una dichiarazione resa dal legale rappresentante ai sensi del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, ovvero, per i beni aventi ciascuno un costo di acquisizione superiore a 500.000 euro, una perizia tecnica giurata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o da un ente di certificazione accreditato, attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi di cui all’allegato A o all’allegato B annessi alla presente legge ed e’ interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
L’attestazione attesta la conformità dei beni acquistati ad industria 4.0 sia nel caso dei beni materiali che immateriali, può essere:
- un autocertificazione;
- una perizia tecnica.
Chi deve richiedere la certificazione 4.0?
La certificazione 4.0 la devono richiedere tutte le aziende che vogliono beneficiare del credito di imposta 4.0 e possono richiederla in diverse modalità. L’attestato di conformità ad industria 4.0, può essere effettuato da:
- legale rappresentante solo se il valore dei beni è inferiore ai 300.000 euro;
- un perito o un ingegnere iscritto all’albo che, tramite perizia giurata, attesta la conformità del bene ai requisiti di industria 4.0;
- un ente di certificazione accreditato che rilascia un attestato di conformità.
Quali sono i tipi di certificazione per industria 4.0?
La certificazione di conformità dei beni 4.0 può essere redatta in forma di autocertificazione, da perizia o come attestazione da ente accreditato.
Come abbiamo già sottolineato la perizia 4.0 può essere redatta esclusivamente da un perito o un ingegnere iscritto all’albo.
Mentre l’attestato di conformità deve essere redatto un ente di certificazione accreditato e autorizzato a rilasciare gli attestati di conformità, ovvero:
- organismi per la Certificazione di Sistemi di Gestione (UNI CEI EN ISO/IEC 17021)
- organismi per la Certificazione di Prodotto (UNI CEI EN ISO/IEC 17065);
L’attestato di conformità 4.0 rilasciato da un ente di certificazione accreditato attesta che il bene:
- possiede caratteristiche tecniche presenti degli elenchi dell’allegato A o B annessi alla presente legge;
- è interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
L’autocertificazione invece, può essere redatta direttamente dal legale rappresentante ai sensi del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa solo nel caso di beni dal costo unitario di acquisizione inferiore o uguale a 300.000 euro.
L’autocertificazione è la via più semplice ed economica ma non essendo asseverata da figure tecniche ed un analisi tecnica può incorrere più facilmente ad un esito negativo della verifica. Sopratutto in tutti quei casi in cui si è cercato di rimanere nel minimo indispensabile delle caratteristiche necessarie a richiedere gli incentivi 4.0.
Come deve essere l’analisi tecnica?
L’analisi tecnica ricade nei casi della perizia o dell’attestazione di conformità e può essere suddivisa in due fasi anche separate temporalmente:
- fase preliminare: basata sulla verifica dei requisiti tecnici del bene fornito dal produttore;
- fase conclusiva: verifica con il sopralluogo dell’avvenuta interconnessione del bene.
Da notare che solo con l’ultima fase dell’analisi tecnica permette di essere ammessi a richiedere gli incentivi 4.0.
La relazione finale dovrà descrivere le caratteristiche del bene e confermare l’avvenuta interconnessione. Dovrà descrivere il modo in cui il bene è stato interconnesso al sistema informativo aziendale e come lavora nel contesto aziendale ai fini di industria 4.0.