Per richiedere il credito d’imposta è necessaria l’interconnessione 4.0 tra i macchinari, software e il sistema di gestione della produzione/fornitura. L’interconnessione è necessaria non solo ai fini delle agevolazioni fiscali ma sopratutto per far funzionare e rendere produttivi macchinari e operatori che si interfacciano con essi.
La parola interconnettere significa mettere in comunicazione più elementi che possono essere macchinari e software. La dicitura 4.0 nel nostro caso fa riferimento ad Industria 4.0 e significa che si tratta di un tipo di comunicazione che ha l’obiettivo di dare un elevata automazione al sistema aziendale creando scambi di informazioni in tempo reale tra i vari attori del sistema, come ad esempio un MES con i macchinari 4.0 in possesso di PLC o SCADA e l’ERP.
Alle macchine si possono inviare codici ricetta, part-program, parametrizzazioni oppure ricevere una notevole quantità di informazioni da analizzare, ma tutto dipende dal tipo di produzione.
Per poter richiedere il credito di imposta di Transizione 4.0 la Circolare 4E del 30-3-2017 ha chiarito che la caratteristica dell’interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica (con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program) viene soddisfatta se:
L’interconnessione 4.0 è necessaria per far qualificare un macchinario come bene materiale 4.0. Ed è obbligatorio fin dal primo utilizzo del macchinario la presenza dell’interconnessione 4.0 per poter richiedere il credito.
Nel caso in cui il macchinario sia già stato messo in funzione l’interconnessione tardiva risulta come azione di revamping 4.0. Questo tipo di attività purtroppo non fanno accedere al credito di imposta relativi ai beni materiali 4.0.
Le interconnessioni possono avvenire tramite una rete locale LAN o tramite Internet utilizzando architetture che possono variare dal Edge Computing al Cloud Computing. Anche la stessa rete LAN può variare perchè può avvenire tramite Ethernet, WiFi, ecc…
Le interconnessioni funzionano tramite dei protocolli di comunicazione che servono per creare delle vie di percorrenza delle informazioni. Servono per incanalare le informazioni in modo che vengano inviate dall’altra parte e vengano riconosciute in modo più semplice e veloce.
Per questo motivo è necessario chiedere sempre all’acquisto di un macchinario alcune informazioni, quali:
Queste informazioni sono necessarie per comprendere al meglio che tipo di macchinario abbiamo di fronte e come possiamo eventualmente implementarlo con software che gli dia maggiori funzionalità. Inoltre avere in casa un macchinario che può essere implementabile permette di pianificare delle aggiunte di funzionalità nel tempo.
Le normative riguardo a industria 4.0 dicono che sono validi tutti i protocolli di comunicazione con standard internazionali, per cui ce ne sono diversi. Ci sono protocolli basilari e generalisti come il TCP/IP sulla quale è possibile far agganciare un applicazione web o un app mobile basandosi su Internet. Oppure ci sono protocolli più specifici per industria 4.0 come Modbus, MQTT, MT Connect, Canbus, Profibus, Profinet OPC-UA, OPC-DA ecc…
La scelta del protocollo di comunicazione dipende sia da una scelta strategica sia dal tipo di componenti che il macchinario integra, poiché alcuni produttori utilizzano un protocollo piuttosto dell’altro tralasciandone alcuni.
Non esiste la migliore interconnessione. Esiste la scelta migliore secondo il caso di utilizzo.
Il tipo di architettura e rete da utilizzare varia secondo il tipo di impianto, di utilizzo e il grado di sicurezza necessaria. Ogni impianto è differente e ogni azienda ha necessità diverse.
L’interconnessione avviene tra più dispositivi e può avere la funzione di interconnettere più macchinari con comunicazioni M2M (machine-to-machine). Oppure avvenire sotto forma di comunicazione tra uomo e macchina dette comunicazioni M2H (machine-to-human). Ne sono il caso i pannelli HMI (interfaccia uomo-macchina), le dashboard, gli applicativi con interfaccia GUI (Interfaccia utente grafica).
Casi in cui la mobilità e la connessione remota si rendono necessari, l’utilizzo di un infrastruttura in Cloud è sicuramente la soluzione più idonea a scapito della sicurezza. Da sottolineare che le soluzioni in Cloud non è detto non siano sicure, tutto dipende dal grado di sicurezza che è stata implementata durante la progettazione e sviluppo in base al budget a disposizione.
Casi in cui il lavoro avviene solo nell’impianto e non è necessaria una connessione dall’esterno si prediligono soluzioni che funzionano solamente nella rete LAN con il software che funziona direttamente in un server all’interno della stessa rete.
L’interconnessione 4.0 è un elemento chiave nella transizione digitale verso Industria 4.0 perché rende l’impianto un sistema integrato e connesso, in cui macchine, persone e sistemi informativi collaborano fra loro per realizzare prodotti, servizi e ambienti di lavoro più intelligenti.
In particolare l’interconnessione delle macchine con un software custom per industria 4.0 garantisce:
Inoltre interconnettendo macchinari al sistema informativo aziendale è possibile richiedere anche gli incentivi di industria 4.0. Se invece si vuole implementare le funzionalità di un sistema informatico aziendale o le stesse funzionalità di macchinari nell’ambito dell’industria 4.0, si può accedere agli incentivi 4.0 solo lato software.